Qualche inconveniente per il video da proiettare prima del dibattito ha solo reso la cosa più informale, il tutto condito da ritardi e problemi tecnici (nella migliore tradizione Punk/HC).
L'Aquila è una città feritae mortificata, ma non ci si rende conto della gravità della situazione se non si cammina per le sue strade (blindate, vigilate e monitorate oltre ogniu peggiore aspettativa), il senso di impotenza di fronte ad un terremoto è grande, e altrettanto grande è la rabbia contro chi ha speculato allora su un'edilizia basata sulla massimizzazione del profitto e la totale noncuranza delle norme più elementari di sicurezza e TUTTORA persevera nello scempio devastando zone extra-urbane con strade che collegano quel poco che aperto c'è ancora nella città vecchia e queste zone nuove, dei cumuli abitativi di persone rassegnate, quartieri anonimi come anonimi sono coloro che pensano che quella sia stata una situazione gestita bene, sin dal principio...con la protezione civile/governo che con la scusa del "stato di calamità naturale" ha di fatto messo in atto la militarizzazione di una città e dei suoi abitanti.
....cmq serata bella carica e gran freddo, per cui bere e ballare sembrava fossero parole chiave, i CID al completo più regàz col pallone ovale nel pit: simpatìa&tamarrìa (a presto si rifarà qualcosa assieme), ottimo concerto dei Livore, più di uno mi ha detto che sono stati i migliori della serata,..forse anche per la cover dei Frammenti con il nostro batterista "Django Prof" alla voce? sempre grandi gli Affluente...stuoli di punx hc sotto al palco, lunga vita al mucchio selvaggio.
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